Sen. Marcello Pera – Incontro per la presentazione del libro “Perchè dobbiamo dirci Cristiani”

Lunedì 23 febbraio, appuntamento alle ore 20,30
presso il Teatro Verdi Via Sostegni, 13 – Cesena

per l’incontro con il Sen. Marcello Pera
e la presentazione del suo ultimo libro “Perché dobbiamo dirci cristiani”

Organizzato dal Circolo Forlì/Cesena dell’Associazione Valori e Libertà, l’incontro si prefigge l’obiettivo di diffondere e difendere i valori di una cultura ispirata alle radici cristiane, intese come nucleo fondante della civiltà occidentale. Il tutto per fornire un proprio contributo nell’ambito del dibattito politico e culturale locale.

Introdurrà i lavori la Sen. Laura Bianconi. La presentazione del volume sarà curata dal prof. Sergio Belardinelli, docente di sociologia dei processi culturali presso l’Università di Bologna. Interverrà S.E. Mons. Antonio Lanfranchi, Vescovo di Cesena – Sarsina. All’incontro parteciperanno anche Paolo Morelli (Il Resto del Carlino – Cesena) e Alessandro Rondoni (Il Momento – Forlì).

In “Perché dovremmo dirci cristiani?” Marcello Pera, nella sua posizione di laico e liberale, si rivolge al cristianesimo per chiedergli le ragioni della speranza. Non per esibire conversioni o illuminazioni, ma per indicare come si possa coltivare una fede in valori e principi che caratterizzano la nostra civiltà e riaffermare i capisaldi di una tradizione della quale siamo figli, con la quale siamo cresciuti, e senza la quale saremmo tutti più poveri. Ecco dunque perché dovremmo definirci cristiani!
Nelle elezioni politiche del 2001 Marcello Pera viene eletto al primo scrutinio Presidente del Senato della Repubblica, seconda carica dello Stato. In questo periodo nasce un legame umano e intellettuale tra il futuro Pontefice Benedetto XVI. Entrambi si trovano in sintonia sull’analisi dei problemi dell’Europa e manifestano comuni preoccupazioni per una civiltà occidentale minata al suo interno dal relativismo e dal multiculturalismo. Pera è autore con l’allora cardinale Joseph Ratzinger del libro “Senza radici” (2004) sulla questione delle radici cristiane. I libro denuncia il decadimento morale dell’Europa, impoverita dal rifiuto delle sue radici cristiane e minacciata dal terrorismo islamista. Nel libro scrive: “Soffia sull’Europa un brutto vento. Si tratta dell’idea che basta aspettare e i guai spariranno da soli, o che si può essere accondiscendenti anche con chi ci minaccia e potremo cavarcela.”
Pur definendosi un “non credente”, Pera, si è avvicinato al pensiero cristiano, accogliendo l’invito kantiano di Benedetto XVI secondo cui “anche chi non riesce a trovare la via dell’accettazione di Dio dovrebbe comunque cercare di vivere e indirizzare la sua vita come se Dio esistesse”. Dice infatti Pera: “Io suggerisco di accettare l’esortazione che il Papa ha fatto ai non credenti: seguire la vecchia formula di Pascal e Kant di vivere ‘come se Dio esistesse’ (velut si Deus daretur). La ritengo una soluzione saggia, perché ci rende tutti moralmente più responsabili.”

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