04/11/2009: La Società dell’ Umano

Lunedì 9 novembre, appuntamento alle ore 20,30 a Cesena

presso la sala “E. Cacciaguerra” (Banca di Cesena) Viale Bovio, 72

L’incontro, organizzato dal Circolo Forlì/Cesena dell’Associazione Valori e Libertà, si inserisce nel filone di iniziative pubbliche che da due anni l’associazione organizza per fornire un proprio contributo nell’ambito del dibattito politico e culturale locale. Lo scopo è sempre quello di diffondere e difendere i valori di una cultura ispirata alle radici cristiane, intese come nucleo fondante della civiltà occidentale.

In questo caso, prendendo spunto dal libro “La società dell’umano” scritto dal sociologo Pierpaolo Donati, si vuole proporre una riflessione approfondita sulla crescente disumanizzazione delle società contemporanee.

Introdurrà i lavori la Sen. Laura Bianconi. Gli approfondimenti saranno a cura del prof. Pierpaolo Donati, autore del volume “La società dell’umano” e ordinario di sociologia del processi culturali e comunicativi presso l’Università di Bologna. Lo affiancherà il prof. Emmanuele Morandi, docente di sociologia generale e dei processi culturali presso l’Università di Verona. Parteciperà anche, in qualità di moderatore, il giornalista e politico Alessandro Rondoni.

Nelle società odierne cresce il disorientamento, avanza l’esclusione, aumentano le disuguaglianze e i fattori di rischio, diminuiscono le garanzie personali e collettive. Paradossalmente tutti questi fenomeni non sono frutto di “arretratezza” ma degli stessi processi di modernizzazione. E’ nei contesti maggiormente sviluppati che più si lamenta una crescente “perdita di umanità”. Oggi sembra di assistere ad una disgregazione delle società moderne dall’interno. Secondo Donati occorre uscire da società con connotazioni tipicamente individualistiche, caratterizzate dallo smarrimento delle memorie, per passare a modelli sociali fatti a misura d’uomo, creati in funzioni delle sue esigenze ed aspirazioni.

Pierpaolo Donati, già Presidente dell’Associazione Italiana di Sociologia, è ordinario di Sociologia del processi culturali e comunicativi presso l’Università degli studi di Bologna. E’ anche fondatore una una originale “sociologia relazionale” che ha illustrato in numerosi scritti di carattere sia teorico che empirico. Autore di più di 500 pubblicazioni, ha diretto l’Osservatorio Nazionale sulla Famiglia.

Emmanule Morandi è docente di Sociologia Generale e Sociologia dei processi culturali alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Verona. Da diversi anni si occupa di teoria sociale (in particolare alla sociologia relazionale) e di sociologia politica. Su questi argomenti ha pubblicato anche diversi libri. E’ in corso di pubblicazione “La società è un uomo in grande”.

Lunedì sera, presso la sala “E. Cacciaguerra” della Banca di Cesena, l’intervento della presidente dell’Associazione Valori e Libertà, Marina Porcelli, ha avviato la conferenza sul tema “La società dell’umano”. Il tema ricalcava il titolo del libro scritto dal sociolo Pierpaolo Donati (direttore del Comitato Scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia e ordinario di Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l’Università di Bologna), presente in sala in qualità di relatore.
Proprio lui, rispondendo alle domande del moderatore Alessandro Rondoni, della sen. Laura Bianconi e del pubblico, ha spiegato perchè oggi si sta iniziando a parlare di “società dell’umano”. La società di oggi è fatta in prevalenza da sistemi, meccanismi, leggi, regole e procedure che considerano la persona un “individuo”. Si è arrivati quasi ad una contrapposizione tra “indivuduo” ed “essere umano”.
Viviamo in un’epoca post moderna dove tutto è demitizzato, non siamo più legati ai grandi ideali di un tempo e l’ “umanità” è considerata un aspetto secondario in un rapporto di “relazione”.
Paradossalmente, pur vivendo in un mondo in cui abbondano i mezzi di comunicazione, spesso le relazioni tra esseri umani sono ridotte ad uno scambio di informazioni (internet, social network, ecc.). Una relazione vera invece è qualosa di più, come ha sottolineato più volte Donati. Le strutture sociali sono importanti ma non possono essere considerate superiori alla libertà e all’importanza dell’uomo. Occorre quindi rendere “umani” gli strumenti che creano la società: mezzi di comunicazione di massa, organismi, ecc.

E’ assolutamente necessario costruire relazioni con un forte contenuto umano. Il recupero della “relazionalità”, secondo Donati, è la chiave di volta per una nuova società dell’umano, in cui le relazioni siano degne di persone umane. Si pensi ad esempio ad alcuni stereotipi di relazioni ormai de-umanizzate come il rapporto studente/docente o quello medico/paziente.

“Siamo giunti – sostiene Donati – ad un punto in cui è assolutamente necessario cambiare. Oggi ci si interroga molto sui risultati dei
processi di modernizzazione. La fine della modernità ha portato ad una crisi della modernizzazione ed alla consapevolezza che sono ormai più i problemi da essa generati rispetto a quelli che si possono risolvere. Basti pensare agli squiliri ecologici che interessano tutto il pianeta o alla deriva di certi correnti scientifiche e di ricerca. Oggi si inizia a capire che occorre immettere “umanità” nel sociale, nelle relazioni tra persone”. Processo non facile: ormai siamo tutti talmente “individualizzati ” che per costriure una relazione veramente umana dobbiamo compiere un grande sforzo in tal senso.

Le parole chiave dovranno essere amicizia, collaborazione, reciprocità, comprensione, condivisione. Un esercizio facile e quotidiano per ricostruire relazioni vere all’interno delle nostre famiglie? Per Donati non vi sono dubbi: meno Tv, meno internet, più dialogo e relazione tra genitori e figli.

Dopo questo appuntamento l’attività dell’Associazione Valori e Libertà proseguirà con eventi a scopo benefico e con altre inziative culturali, formative e artistiche rivolte a tutti i cittadini, sempre però con l’impegno di proporre un percorso formativo per diffondere e difendere i valori di una cultura ispirata alle radici cristiane intese come nucleo fondante della civiltà occidentale.

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