Maria Teresa Maccarone (Macò)
Artista cesenate, Maria Teresa Maccarone firma i suoi dipinti e le sue sculture con lo pseudonimo di Macò. E’ figlia d’arte: la pittura l’ha respirata fin da piccola accanto al padre Pino, prematuramente scomparso, pittore di talento che per anni ha riscosso successi anche fuori dai confini nazionali. Anche Macò ha ottenuto riconoscimenti per la sua attività pittorica, partecipando ai concorsi “Margherita d’argento” e “San Giovanni Bono”. Numerose le mostre e le esposizioni che dal 2001 ad oggi hanno ospitato le opere di questa artista a Cesena ma anche a Forlì, Ravenna, Milano, Sarsina, San Leo, Bagno di Romagna, Faenza, Cesenatico.
La pittura di questa artista è caratterizzata spesso da una naturale propensione al colore che in alcuni dipinti si trasforma in gioiosa sorpresa, in altri invece assume un’evidenza ancora maggiore, come nella realizzazione di figure di Arlecchini, che consentono di coniugare l’amore per il colore con immagini frutto di fantasia e creatività, espressione del lato più onirico e magico di ciascuno di noi, un tema questo molto caro a Macò. La sua pittura è libera e sperimenta esiti imprevisti, ad esempio l’accostamento di toni pastello accuratamente ombreggiati con colori di forte contrasto cromatico. Temi della pittura di Macò sono anche il corpo femminile, il nudo, la gravidanza proposta come espansione di sé nello spazio, come trasfigurazione di un corpo che trova correlazioni con la trasfigurazione di alcuni paesaggi, plasmati dal colore, dalla luce, dal senso di profondità e di spazio, pur sviluppandosi a volte in piccole dimensioni. Un’attenta lettura dei suoi dipinti fa intuire nell’artista un’evoluzione che, nel corso del tempo, si orienta verso una narrazione sempre più scarna. Di dipinto in dipinto, Macò trascrive il paesaggio del suo sentire in un’interpretazione sempre più lontana dalla realtà oggettiva, in una drastica semplificazione compositiva e cromatica, che contribuisce a determinare aspetti rarefatti densi di assunti metafisici.