Marco Viroli

CATERINA SFORZA LEONESSA DI ROMAGNA

di Marco Viroli (Ed. IL PONTE VECCHIO)

MARCO VIROLI
Marco Viroli (Forlì, 1961), laureato a Bologna, è appassionato di storia greco-romana e rinascimentale. Già direttore artistico di “CorsoGaribaldi82” di Forlì, nei cui ambienti organizza esposizioni di pittori romagnoli, reading poetici e incontri con autori, dal 1° ottobre 2005 è direttore di “MEGAforlì”, per il quale cura immagine, eventi, organizzazione e sviluppo. Ha pubblicato le raccolte di poesie “Se incontrassi oggi l’amore” (Farnedi Edizioni, Cesena 2003) e, con «Il Ponte Vecchio» le raccolte di poesia “Il mio amore è un’isola” (2004) e “Nessun motivo per essere felice” (Gran Premio Speciale della Giuria “Città di La Spezia”, 2007), con fotografie di Nicoletta Conti. Suoi versi sono apparsi, oltre che su «Confini», sulla rivista digitale «Gravitis» e sui volumi Poeti romagnoli di oggi e Giovanni Pascoli («Il Ponte Vecchio», Cesena 2005), Poeti romagnoli di oggi e Charles Baudelaire («Il Ponte Vecchio», Cesena 2006).

Esistono persone il cui destino pare segnato sin dalla nascita, persone che, pur nascendo in una precisa epoca storica, da questa si innalzano per imporsi non solo all’attenzione dei contemporanei, ma anche dei posteri. L’universalità del loro essere, del loro modo di vivere, del loro porsi una spanna al di sopra degli uomini e degli eventi, ci porta a considerarli sempre attuali, in qualche caso addirittura moderni. Come non includere tra i personaggi storici al di sopra dei tempi, una donna che, vissuta in Italia cinquecento anni fa, nata illegittima, moglie e vedova di tre mariti, madre di otto figli, amante appassionata, guerriera esperta, pragmatica sognatrice, riuscì a trattare, a combattere, a fare innamorare i potenti dell’epoca, papi compresi, che per lei ebbero considerazione e rispetto. Una donna che riuscì a realizzare allora quello che nessuna donna in Italia è riuscita poi a eguagliare nei secoli successivi. Fu contemporanea di Leonardo e Raffaello, di Michelangelo e Botticelli, ma anche di politici quali Machiavelli, Lorenzo il Magnifico, Savonarola, Federico duca di Urbino e dello zio Ludovico il Moro. Durante la sua vita ebbe direttamente a che fare con cinque papi e a tutti loro tenne testa con orgoglio. Caterina Sforza è una donna che anche oggi correrebbe il rischio di non essere compresa fino in fondo. Questo libro racconta la sua straordinaria esistenza, che il destino portò a farsi signora di Forlì e Imola, e insieme ricostruisce la trama complessa della politica italiana di quegli anni, tra gli intrighi e i tradimenti che si perpetrarono nelle corti signorili del tempo. Al centro, naturalmente, l’impavida signora di Forlì e Imola, rappresentata nei suoi amori molteplici, nei suoi odî indomabili e nelle sue sanguinarie vendette, infine nel suo valore guerriero, dimostrato in particolare nella difesa eroica della rocca forlivese di Ravaldino contro il Valentino.

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